Merano ciclabile, confermata la bandiera gialla

Zeller

La vicesindaca e assessora alla mobilità del Comune di Merano

Nell'ambito della settima edizione dell'iniziativa FIAB-ComuniCiclabili, sono state assegnate le bandiere gialle 2024 della ciclabilità italiana. Sulla sua bandiera gialla Merano conserva i cinque "bike smile" conquistati l'anno passato, confermandosi così fra le città italiane più a misura di ciclisti/e.

Per il quinto anno consecutivo la città di Merano è stata premiata dalla FIAB, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, per l'impegno profuso nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della bicicletta. Soddisfazione per la conferma dei cinque bike smile è stata espressa dalla vicesindaca e assessora alla mobilità Katharina Zeller. "La mobilità ciclabile è di fondamentale importanza per una città come Merano a portata di pedalata, soprattutto nei mesi più caldi dell'anno. E lo è ancor di più a fronte dei cambiamenti climatici e della crisi energetica in atto. Queste sono le ragioni per le quali il PUMS, il Piano urbano della mobilità sostenibile contemplerà anche un Piano bici, cioè un progetto di mobilità ciclistica, un tema per il quale cittadinanza e stakeholder hanno dimostrato grande interesse. In futuro dovremo dedicare un'attenzione ancora maggiore alla sicurezza e alla convivenza fra ciclisti/e e altri utenti della strada", ha sottolineato Zeller oggi in occasione della conferenza stampa della Giunta.

Progetti realizzati nel 2023

“La mobilità ciclistica – ha chiarito Zeller - è un cantiere in continua evoluzione e bisogna investire con l’obiettivo di ampliare la rete e aumentare la sicurezza di chi sceglie di spostarsi in bici. Nel corso del 2023 abbiamo ad esempio realizzato la pista ciclabile a due corsie in via Toti nonché risistemato e messo in sicurezza l’incrocio fra via Toti e via Monte Tessa. Inoltre è stata disegnata in via Huber, dopo quella in via Monte Tessa, un’altra casa avanzata. Si tratta di un'area riservata ai/alle ciclisti/e, che si trova davanti alla linea di arresto per gli altri veicoli. Ciò consente ai ciclisti e alle cicliste di partire prima degli altri utenti della strada quando il semaforo passa dal rosso al verde, aumentando così la loro sicurezza. La possibilità di realizzare "case avanzate" è stata prevista dal decreto legislativo n. 34 del 19 maggio 2020, il cosiddetto "Decreto Rilancio", con il quale sono state introdotte innovazioni nella normativa sul traffico stradale proprio per incoraggiare le amministrazioni locali a utilizzare meglio le strade e gli spazi pubblici a favore della mobilità ciclistica. Esempi di implementazioni di successo in Italia si trovano a Bolzano (piazza Gries), Bressanone, Torino, Milano, Parma, Padova, Vicenza, ecc.I vantaggi per i/le ciclisti/e sono evidenti: priorità (e maggiore sicurezza) quando si svolta a sinistra, maggiore sicurezza quando si svolta a destra, in quanto i ciclisti, ad esempio, non rimangono indietro rispetto ai camion che non hanno sufficiente visibilità a destra (il famoso "angolo morto"). Inoltre, i/le ciclisti/e evitano di inalare direttamente i gas di scarico dei veicoli fermi al semaforo.

Zeller ha anche ricordato le iniziative in corso per promuovere la mobilità ciclistica (eBike2Work 3a edizione 2023-2025, il bike sharing gratuito in sei postazioni, i bike box per il parcheggio sicuro delle bici alle Terme e a Maia Bassa) e quelle che si sono svolte nell'ambito della Settimana europea della mobilità 2023 (Notte in bici, tour in bicicletta, caccia al tesoro in bici, asta di biciclette abbandonate).

Prossimi obiettivi

“Fra i progetti ai quali vogliamo ora dare vita – ha aggiunto la vicesindaca - figura la nuova pista ciclabile di via Caserme e via Cadorna, che verrà finanziata con fondi FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale). Procederemo poi a installare altre 80 rastrelliere (del modello a staffa) in diversi punti della città e ad affidare l’elaborazione di uno studio di fattibilità per l’asse ciclabile via Palade/via Tennis/via Toti.

180 ComuniCiclabili

Il riconoscimento FIAB-ComuniCiclabili attribuisce alle località e ai loro territori un punteggio da 1 a 5, che viene assegnato sulla base di diversi parametri ed è rappresentato da altrettanti "bike smile" sulla bandiera. Per poter ambire a tale riconoscimento il Comune deve possedere almeno un requisito in tre delle quattro aree di valutazione: uno nell'area "mobilità urbana" (ciclabili urbane/infrastrutture e moderazione traffico e velocità), uno nell'area "governance" (politiche di mobilità urbana e servizi), uno nell'area "comunicazione & promozione", mentre non è obbligatorio per la valutazione d'accesso il requisito nell'area "cicloturismo". Gli ulteriori parametri presenti nel territorio e/o nelle attività dell'amministrazione in relazione ai quattro ambiti di valutazione, contribuiscono a definire il punteggio finale che viene assegnato al ComuneCiclabile. L'iniziativa della FIAB ha fino a oggi coinvolto 180 Comuni italiani.

L’edizione 2024 di FIAB-ComuniCiclabili, che si concluderà il prossimo luglio, è patrocinata da: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ECF-European Cyclists’ Federation, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione dei Comuni Virtuosi, ALI-Autonomie Locali Italiane, Città in Bici, Centro Ricerca per il Trasporto e la Logistica de la Sapienza, World Cycling Alliance e WWF.

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14/02/2024

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