Tempo di bilanci provvisori per MOCA, il servizio di consulenza per migranti gestito dalla Caritas su incarico del Comune di Merano: in un anno gli/le utenti sono passati/e da 1.457 a 1.581 (+8,5%). 

Le attività di consulenza per migranti riguardano l’assistenza sociale o socio-sanitaria, di beneficenza e di tutela dei diritti civili e si rivolgono a persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari. A offrire tali consulenze a Merano è MOCA, un servizio gestito dalla Caritas e con la quale l’amministrazione comunale ha stipulato un contratto triennale con effetto a decorrere dal 1° aprile del 2023.

Ieri in sala Giunta i coordinatori del servizio hanno presentato all’assessore ai servizi sociali Stefan Fröscher e alla vicepresidente del Consiglio comunale Dhurata Tusha, che funge anche da consulente dell'esecutivo in materia di immigrazione, integrazione e convivenza, i dati relativi a questo primo anno di attività svolte all’interno di Casa Martha e Maria in via Verdi.

“Il servizio di consulenza è sempre più richiesto, tant’è che ora gli sportelli sono aperti tutti i giorni lavorativi per un totela di 19 ore a settimana. Ma anche gli orari dei servizi docce e lavatrici è stato ampliato per far fronte alle crescenti esigenze dell’utenza”, ha riassunto Frötscher.

Un po’ di numeri e di statistiche: dal 1° aprile 2023 ad oggi si sono rivolte a MOCA, a Merano, 1.581 persone (1.037 uomini e 544 donne, quindi un +8,5%), rispetto alle 1.457 (949 uomini e 508 donne) registrate l’anno precedente. Sono complessivamente 64 le nazionalità di provenienza degli/delle utenti: ai primi cinque posti Marocco, Pakistan, Nigeria, India e Macedonia. Le tematiche principali delle quali si occupa il personale addetto al servizio di consulenza MOCA rimangono i documenti e il lavoro (rispettivamente 1.668 e 1.297 contatti). Molto importante, in termini quantitativi, è il servizio doccia (1.749 contatti).

Foto